Storia di Meta
Le origini del nome
Esistono diverse interpretazioni
sull'origine del nome di Meta: alcuni affermano che derivi dal nome di una casa
antichissima la cui costruzione non fu mai portata a termine mentre altri da
una qualità di uva coltivata sui colli di Meta. Ma la tesi più verosimile vuole
che il nome di Meta derivi dalla sua posizione
geografica: il paese sorge infatti al termine della Penisola Sorrentina; per di
più dove attualmente si trova la Basilica della Madonna del Lauro, vi era
nell'antichità la pietra miliare terminale della Penisola.
Origini di Meta e storia moderna
La storia
del paese è legata a quella della Penisola e del Regno di Napoli. Si fa
risalire la fondazione di Meta all'incirca al VII secolo d.C. Nel IX secolo i Metesi avevano un'ottima Marina Mercantile e
frequentavano i porti dell'Oriente e della Palestina. Sotto la dominazione
aragonese, re Ferdinando emanò nell'anno 1941 un decreto
detto "capitolo", in cui si stabiliva che Sorrento doveva amministrare la città entro le sue mura ed il
territorio che comprendeva i due paesi confinanti: Piano e Meta; da questo si
deduce che solo da quella data i Metesi ebbero un'effettiva rappresentazione
nel governo sorrentino. In epoca medievale Meta e Piano di Sorrento erano riunite in un unico comune e mal sopportavano
la presenza della nobiltà sorrentina che non solo li gravava di tributi, ma le
opprimeva anche politicamente, quasi negando loro la partecipazione al
Parlamento ed imponendo le sue leggi ed ordinanze comunali.
Durante la grande invasione saracena del 1541, Meta
conobbe, unitamente a Sorrento e Massa, assedi, eccidi ed incendi, ma valorosamente affrontò
le navi dei nemici che cedettero solo dopo una estenuante battaglia.
Nel 1656la peste colpì Napoli e si diffuse anche a
Meta dove fece moltissime vittime. A questo periodo risale il cantiere navale
Alimuri, la cui costruzione pare risalga al 1650. A partire
dal 1734 i Borbone diventano i nuovi sovrani del Regno di Napoli. In seguito alla caduta dei Borbone, Meta entra a far
parte del Comune di Sorrento. Nel 1819 Meta era
diventata autonoma; tale autonomia durò fino al periodo fascista: nel 1927 si riunì a
Sorrento insieme ai comuni di Piano e di Sant'Agnello, formando un Comune unico, la "Grande
Sorrento". Dal 1946 è ritornata ad essere comune
indipendente.
Vincenzo Castellano
27 gennaio "Giornata della memoria"
In
occasione del giorno della memoria noi alunni delle classi quinte della Suola
Primaria e delle classi prime della Secondaria di 1° grado siamo andati a
vedere il film ”Il bambino con il pigiama a righe” nell’aula Magna. Il film era
molto toccante con scene bellissime e commoventi che rappresentavano l’amicizia
di due bambini; era ambientato nel periodo storico della seconda guerra
mondiale, quando gli Ebrei venivano deportati dai nazisti nei campi di concentramento.
La trama. Bruno
è figlio di un soldato nazista che è il capo di un campo di concentramento; è un
bambino con voglia di esplorare ed estraneo dalla realtà che lo circonda, fa
amicizia con un altro bambino tedesco di religione ebraica, chiuso in un “campo
di lavoro”. Nonostante siano di religione diversa, si vogliono bene, giocano
insieme e per loro questa grande
differenza, così importante per gli altri, non esiste. Il finale è drammatico,
ma con un insegnamento profondo: gli esseri umani sono uguali, senza differenza
di religione e di colore della pelle; gli uomini non possono essere trattati
come oggetti.
La
cosa che ci ha colpito di più è il coraggio che ha dimostrato Bruno
nell’attraversare il filo spinato per aiutare l’amico. Questo atto che ha fatto
gli è costato la vita, ha lasciato la sua famiglia ma soprattutto ha fatto
riflettere riflettere il padre sul suo lavoro.
Bruno
è morto in una camera a gas, ma la cosa più commovente è che prima di morire i
due bambini si sono stretti la mano.
Il
27 gennaio è la Shoah, il giorno per ricordare lo sterminio di sei milioni di
Ebrei.
Chiara Spartano, Giorgia De Gennaro, Flavia Ferraro, Laura Montefusco
A SPASSO PER IL PAESE
Dalla scuola siam usciti,
tutti insieme e tutti uniti,
a sinistra abbiamo girato
e a camminare abbiamo cominciato
Giornalisti siam diventati!
Alla Posta siamo arrivati
e le foto abbiam scattato,
un postino abbiam trovato
e il suo nome gli abbiam domandato:
si chiama Aniello Amore
e lavorava ogni 6 ore .
<< C’è tanta folla, tanta gente! >> dice il postino che non mente,
circa 300 persone al giorno che aspettano lì intorno.
Dopo la posta siam andati alla Casina dei Capitani.
C’eran quadrati di mari lontani,
un timone e un’ancoretta stanno sopra una barchetta
ed infine una campana che risale ad un’epoca lontana.
Di là al Comune di Meta siamo andati
e abbiamo incontrato gli impiegati.Il messo comunale che i
Messaggi deve portare
e l’architetto, col suo progetto.
Infine ci siam recati alla Scuola Media
per incontrare Antonio D’Alterio, il direttore
che lavora da molte ore,
preoccupandosi della nostra educazione.
Insieme a lui la segretaria
che non può avere la testa per aria,
perché i conti deve fare e i numeri calcolare.
Siamo stati tanto attirati
dai ragazzi che correvano come matti,
guidati e incitati dal Prof Donati.
Poi a scuola siam ritornati felici ed appagati
e speriamo di potere ancora incontrare
tanti personaggi da intervistare .
(classe II A)
RICORDI D’ESTATE
Sull’onda dei ricordi,
oggi iniziamo la scuola.
RICORDI di mare,
ricordi di onde,
ricordi di tuffi,
ricordi di schizzi e spruzzi,
ricordi di pesci colorati,
ricordi di ricci pungenti,
ricordi di stelle e vetrini colorati,
ricordi di granchietti dispettosi,
ricordi di meduse urticanti,
ricordi di conchiglie silenziose,
ricordi di pinne,maschere e retini,
ricordi di sole cocente,
ricordi di acrobatici gabbiani,
ricordi di sabbia,
ricordi di orme e castelli,
ricordi di palette e secchielli,
ricordi di bimbi che giocano,
ricordi di giochi spensierati …
RICORDI , RICORDI …, RICORDI …
Che estate sarebbe se non ci fosse:
Il mare di ricordi !!!
Quando arriverà Natale...
Il Natale è davvero molto vicino,una cosa attesa da ogni bambino
e quando arriverà questo giorno
tutti lo festeggeranno intorno
al fuoco, al tavolo o all'albero di Natale,
che decorato sembra davvero eccezionale.
Sotto l'albero troviamo .....che cosa?
Una cosa che diventa misteriosa:
una bella giornata con neve a tutta forza
e Babbo Natale che fa una gran corsa.
Antonio Gargiulo V C
Filastrocca nonsense di Natale
Una notte bianca e bluFilastrocca nonsense di Natale
c'era un bambino laggiù
tutto solo e sconsolato
si mangiava un bel gelato.
Pensava alla sua mamma
e voleva far la nanna.
Camminava piano piano
e sembrava un bel nano.
Ora pensa al suo papà
e vorrebbe stare là
al calduccio di un bel fuoco
e pensare a fare il cuoco.
Valentina Soldatini III B