"La scuola siamo noi"
Cambio
della guardia all’Istituto Comprensivo “Buonocore-Fienga”. Andato in pensione
il direttore Antonio D’Alterio, a fine agosto dello scorso anno, è subentrato
come nuovo Dirigente scolastico il professore Raffaele Russo. Metese,
estremamente determinato e felice di guidare la nostra scuola, l’abbiamo
intervistato per conoscere il suo pensiero ed apprendere i nuovi progetti che
intende realizzare.
Da
quanti anni lavora nel mondo della scuola?
“Dal lontano 1987 e per
cinque anni sono stato un insegnante precario. Poi nel 1992 sono diventato
docente di ruolo.”
Da
quanti anni fa il preside e prima di Meta dove è stato?
“Da cinque anni ho
intrapreso la mia carriera di dirigente scolastico e siccome amo mettermi
sempre in gioco, dopo vent'anni d’insegnamento, ho deciso di
sperimentare questa nuova avventura. Comunque nel 2008/09 sono stato preside in
Abruzzo, poi dal 2010 e fino allo scorso anno sono stato dirigente scolastico ad Agerola; ora sono felicissimo di essere
qui a Meta.”
Lei
da ragazzo che rapporto aveva con i suoi insegnanti, con il suo preside e qual era la sua materia
preferita?
“Ho frequentato la
scuola elementare qui nelle vostre aule e successivamente le scuole medie a
palazzo Fienga, con la preside Maresca. In terza media invece sono stato fra i
primi studenti a trasferirsi nell’attuale sede. Avevo un buon rapporto con tutti. La mia materia preferita era la
matematica.”
Lei
da ragazzino com’era. Era ribelle, ubbidiente … ?
“Ero timido ed
ubbidiente, ascoltavo gli adulti e cercavo di imparare da loro, qualche volta
ho provato ad essere ribelle ma non è nella mia natura.”
Lei
da piccolo ha frequentato un corso P.O.N. di giornalino?
“No, non ho avuto la
fortuna di frequentare un corso P.O.N. come voi adesso. Se ce ne fosse stata
l’opportunità, sarei stato davvero contento.”
Come
mai ha deciso di abbandonare la professione di docente per la carriera di
dirigente?
“La mia filosofia di
vita si basa sul mettersi sempre in gioco, dato che quando faccio la stessa
attività per troppo tempo rischio di annoiarmi. Nel 1996 sono stato eletto
vicepreside, sebbene non avessi dato la mia disponibilità. Poi nel 2004 ho
deciso di intraprendere la carriera di dirigente ed eccomi qui a Meta.”
Quale
lavoro avrebbe voluto svolgere se non avesse fatto il preside?
“Avrei voluto fare il
falegname che è il mio hobby preferito. Ho scoperto questa mia passione quando frequentavo
le scuole medie con il maestro Angelo Gaeta, il quale ci faceva lavorare il
legno in classe e mi sono appassionato a questa attività.”
Un
preside metese in una scuola metese; è tutto rose e fiori?
“ Sì, anche se, come
sappiamo, le rose nascondono qualche spina, ma io indosso i guanti e vado
avanti.”
“In realtà non intendo
realizzare molti progetti, solo pochi ma buoni e questi devono essere
realizzati mettendo gli alunni al centro dell’attività.”
Il
suo è un lavoro faticoso da non dormire la notte?
“Fortunatamente no. In
genere quando vado a letto porto con me tutti gli impegni della giornata e li
esamino come in un riassunto. Passando avanti si pensa all’indomani, quindi ai
problemi da risolvere; mi piace considerare il letto come una tana dove ogni
essere si riposa. Però a essere sincero, talvolta alcuni problemi mi tolgono
qualche ora di sonno.”
Meta
sarà la sua ‘meta’ finale?
“Sì, sarà la mia meta
finale, almeno lo spero. Mi piace legare il mio nome alla scuola della mia
città.”
Ludovica De Martino, Francesca Testa, Giuseppe Starace, Mayra De Simone
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