In occasione del giorno della memoria, il
27 gennaio, i ragazzi del PON del giornalino hanno voluto ricordare tutte le
vittime di Auschwitz descrivendo cosa succedeva in quel piccolo paesino della
Polonia.
Il campo di lavoro, così chiamato dai tedeschi,
fu reso operativo dal 14 giugno 1940
fino al 27 gennaio 1945 .
A volte i
video di propaganda tedeschi non mostravano realmente quello che accadeva in
quei luoghi; moltissimi tedeschi credevano che gli Ebrei andassero in luoghi sicuri e non in campi di sterminio,
costretti ad un destino orribile.
I cittadini tedeschi capiranno l’orrore dei campi
di concentramento solo al termine del conflitto e comprenderanno il dolore provato
da milioni di deportati.
Il numero di prigionieri rinchiusi
contemporaneamente in questo campo variò da 15.000 ad oltre 20.000 persone. Nelle
camere a gas e nei forni crematori del lager furono uccise circa 70.000 persone
tra Ebrei, Russi, Polacchi e Rom.
I tedeschi volevano sterminare l’80% della
popolazione polacca-ebraica e ripopolare la Polonia con la razza ariana perché loro
la ritenevano superiore a tutte le altre; infatti durante le prime fasi
dell’invasione nazista venivano eseguite numerose fucilazioni di massa.
A volte c’erano suicidi nelle file dell’esercito
tedesco, perché i soldati faticavano ad eseguire ordini che comportavano la
fucilazione di donne, vecchi e bambini.
Noi ad Auschwitz - 4 maggio 2012 |
Per aumentare l’estensione dei campi di
concentramento, i tedeschi sottrassero sempre più proprietà ai polacchi ed
Aushwitz arrivò ad occupare fino a 40 chilometri quadrati; la superficie del
campo conteneva anche alcune aziende agricole e di allevamento, volute
direttamente da Hitler per farvi lavorare gli Ebrei come schiavi.
Questo articolo è stato scritto dai ragazzi che
sono stati lo scorso anno ad Auschwitz e hanno realmente visto tutto ciò e quindi sono
testimoni delle orribili atrocità compiute in quel luogo.
Vincenzo
Castellano, Chiara Rita de’ Gennaro, Ciro Parlato, Lucio Cocorullo.
Bellissimo
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