Le classi quarte della Scuola Primaria hanno volto la loro attenzione alla tradizione marinaresca del nostro paese e così, in due uscite, gli alunni con le loro maestre sono scesi alla spiaggia di Meta per scoprirne storia e tradizioni. Ecco cosa hanno scritto.
Visita al cantiere navale del maestro d'ascia Cafiero
Visita al cantiere navale del maestro d'ascia Cafiero
Il
25 maggio 2012 abbiamo visitato il cantiere navale del maestro d’ascia Michele
Cafiero, che in questo periodo sta costruendo un gozzo. Abbiamo
appreso che per costruire una barca bisogna fare prima un progetto
tridimensionale e che ci sono due tipi di imbarcazioni: il gozzo e la lancia. Per buon augurio è usanza mettere una croce di legno sulla barca, appena finito lo scheletro. Per ricoprire lo scheletro della barca bisogna mettere elementi, uniti con la colla di pesce.
Il gozzo in costruzione |
La parte di sotto è la chiglia, si parte dalla poppa verso la prua. Si prepara poi il garbo, cioè il modello delle ordinate, che vengono sistemate per formare lo scheletro della barca. Poi si mette il fasciame e la prima tavola si chiama cinta. Poi si mette il dormiente all’interno e infine la coperta. Poi c’è la bigotta che sta lateralmente e serve per mantenere l’albero. Si usa legno di gelso e olmo.
Michele Cafiero |
I paglioli vengono messi a terra per sostenere la barca, i bozzelli invece servono per far passare le cime della vela.Tra una fascia e l’ altra si inserisce una cordicella di cotone, che viene picchiettata con la mazzuola e questa operazione si chiama “calatafare”.
Noi abbiamo annotato tutto. Ora
siamo degli esperti!!!
Visita al Circolo Nautico Marina di Alimuri
Lo stesso 25 maggio 2012 siamo poi andat al Circolo Nautico Marina di Alimuri di
Meta. Lì Fulvio Cafiero, il presidente
del Circolo, ci ha spiegato le diverse tipologie di vele e le sue varie parti.
Esistono
due tipi di vele: la vela latina e la vela Marconi. La
vela è sostenuta da un’asse di legno che si chiama albero.
Le
cose necessarie sono: i giubbotti di salvataggio, le riserve di galleggiamento
e il topolino. Le riserve di galleggiamento servono a stare 30 cm sull’ acqua.
Il topolino serve a non far scappare l’albero quando la barca si capovolge. Un’
altra cosa molto importante è la sassola che serve a svuotare la barca
dall’acqua.
Quando
la nave ha un nome di un Santo non si può più cambiare anche se cambia
proprietario.
Fulvio
ci ha fatto vivere questa esperienza facendoci salire sulla barca. Ci ha detto
di metterci con il corpo verso l’ esterno con i piedi sotto la cinghia punta
piedi per non farci cadere.
Fulvio Cafiero |
La
cosa che ci ha colpito di più è stato quando ci ha fatto aprire e chiudere la
vela e quando ci ha fatto salire sulla barca.
Fulvio
è stato molto gentile con noi e ci ha guidato in questa magnifica esperienza.
Visita al Borgo del Purgatorio
Noi sul molo e sullo sfondo la roccia tufacea |
il Borgo del Purgatorio visto dal molo |
Lucio Esposito |