Auschwitz… non potrò
mai dimenticare.
Nella mia mente sono
stampate tutte le immagini di quel campo di concentramento, ma soprattutto
porto e porterò nel mio cuore una forte emozione per tutta la vita.
Essere stata lì mi ha fatto ragionare e capire
molte cose. Ho capito che la cattiveria umana non ha limiti.
Come può l’uomo
trasformarsi in una bestia? Cosa prova l’uomo ammazzando? Riuscirà l’uomo a non
uccidere più?
Vorrei tanto riuscire a
trovare una risposta a tutte queste domande ma… forse… non esistono neanche le
risposte che cerco.
In questi campi c’era
un silenzio che riusciva a riempirti il
cuore e, mentre camminavo, un brivido mi percorreva la schiena, un
brivido anche di vergogna verso l’uomo,
quella specie di “uomo”, perché il vero uomo è colui che sa rispettare
“suo fratello”, lo lascia libero e non si impadronisce della sua vita.
Spero con tutto il mio
cuore che l’uomo riuscirà a cambiare, riuscirà a non ammazzare più, riuscirà a
non essere una bestia e riuscirà a non
provare goduria nel vedere un “suo fratello” spegnersi davanti ai suoi occhi.
Lucia Cappiello
n.d.r. Questo è quanto ha scritto Lucia, nostra redattrice e componente del meraviglioso gruppo di ragazzi del corso PON "Le ali della Libertà". La sua è una testimonianza toccante, vera, che scuote l'animo, che impone di riflettere...
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