“La via della Croce” ripercorre
le tappe fondamentali della passione di Cristo.
La manifestazione che
si svolgerà il prossimo 25 marzo, lungo le principali strade di Meta, è entrata
nel cuore di tutti i cittadini della Penisola Sorrentina e dei tantissimi
turisti che vengono a villeggiare qui.
Con Daniele De Martino,
uno degli organizzatori de "La via della Croce", parliamo delle
difficoltà logistiche e organizzative.
Come mai la vostra
manifestazione si svolge ogni due anni?
“Essenzialmente per
motivi organizzativi ed economici. Infatti non è semplice per una piccola
associazione gestire una folla di personaggi, vestita rigorosamente in costumi
d'epoca, e cucirne gli abiti”.
Quali sono i momenti
salienti della manifestazione?
“Sono i quadri viventi
delle scene della vita di Cristo: l’Orto degli Ulivi, il Cenacolo, il Sinedrio,
il Pretorio, la Crocifissione, il Santo Sepolcro. Inoltre, quest'anno e per la
seconda, realizzeremo anche la
Resurrezione di Gesù”.
Siete in competizione con le altre processioni della
Settimana Santa?
“No. La nostra è la
riproposizione storica degli ultimi giorni di vita di Cristo. Inoltre diamo
grande spazio ai simboli della tradizione cristiana”.
“Più di centosessanta”.
Ci sono animali?
“Abbiamo i cavalli
montati dai soldati romani e i cani, cioè i mastini napoletani”.
Quanto tempo occorre
per preparare una scena?
“Occorrono tanto tempo
e passione. La scenografia più complicata è quella relativa al Pretorio. Comunque
cominciamo a montare i palchi il giovedì, cioè alcuni giorni prima della nostra
rappresentazione”.
Quali sono le finalità?
“Quella di far vivere gli
ultimi momenti della vita di Cristo e di riflettere sul suo significato umano e
religioso”, conclude Daniele De Martino.
Ludovica De Martino, Chiara De Gennaro, Mayra De Simone e Giuseppe Starace
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